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venerdì 24 maggio 2013

Il fuoco dentro l'anima

Valley of Fire - il fuoco dentro l'anima
testo e foto by Everett


Se siete di passaggio per il Nevada o se siete stanchi delle mille luci di Las Vegas a 50 miglia (80 km) a Nordest di Sin City c'e un posto arrostito dal caldo del deserto e bruciato dai raggi di una estate che non perdona, specie da queste parti: si tratta della Valley of Fire, un angolo inconsueto di Nevada che vale veramente la pena di visitare.



La mappa del Parco con gli accessi principali. Ulteriori informazioni sono disponibili nella brochure che viene data ai visitatori all'ingresso
Bisogna dire che del Nevada la Valley of Fire ha dimenticato il colore predominante, quel "silver grey" che è un po' il "leit motiv" di questo angolo del Sud-Ovest Americano, mentre ha ereditato un rosso mattone quasi accecante, quasi che questo State Park sia già in odore di Utah e di Arizona e ne desiderasse intimamente le rocce rosse e l'arenaria sandstone. Ed è proprio questo rosso bruciato, che alla sera s'incendia ancora di più di porpora e di magenta che ha dato il nome alla valle ed al suo inconfondibile skyline. Il parco si trova in un paesaggio leggermente mosso, compreso tra 600 ed 800 metri di altitudine complessiva e ricco di rocce molto antiche e di conglomerati di vecchissime dune risalenti a diversi milioni di anni fa, quando i dinosauri correvano indisturbati anche da queste parti. Si tratta di una delle prime aree protette del Nevada e dal primo impatto vi sembrerà di essere scesi un po' in un altro pianeta... una specie di suolo marziano, cucinato allo spiedo. Per queste particolarità e per essere in effetti veramente inconsueto è stato diverse volte scelto da Hollywood e dai registi americani per le loro location, come ad esempio  in Total Recall (1990) con Arnold Schwarzenegger e Sharon Stone per le quota di scene girate su Marte, oppure nella serie Star Trek Generations (1994), dove è proprio nella Valley of Fire che il capitano Kirk trova la sua fine, mentre per venire a tempi più recenti, è nella grande produzione USA di Transformers (2007) diretto da Michael Bay che gli Autobots percorrono proprio la Valley of Fire al tramonto.


La strada della Valley of Fire nei pressi di Rainbow Vista



Bisogna dire che le stagioni migliori per visitare la Valley of Fire sono la primavera e l'autunno. La prima in particolare può regalare, in presenza di un po' di pioggia, bellissime sorprese al visitatore come le fioriture nel deserto di specie come la desert marigold o l' indigo bush che regalano colori ed emozioni inaspettati. L'estate da queste parti è davvero torrida e secca con temperature che durante il giorno vanno mediamente dai 100°F (38°C) ai 120°F(49°C), comunque non diversamente dalle zone limitrofe di Las Vegas e del sud-Nevada - nulla che ne vieti il godimento e la fruizione anche in estate, ma ricordatevi di portare con voi una ampia riserva di acqua, specie se intendete avventurarvi in qualche trek all'interno dell'area del Parco.