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domenica 3 marzo 2013

Il gioiello nascosto del South-West


Valley of the Gods - Il gioiello nascosto del South-West
testo e foto by Everett

La Valley of the Gods, nella Contea di San Juan, UT, è percorribile con uno sterrato di 17 miglia

   Immaginatevi una Monument Valley in miniatura, ma non per questo meno bella ed affascinante. Immaginatevi cieli infiniti e nuvole che passano veloci negli scenari più "western" che potete immaginare. Immaginate di perdervi in comtemplazione dei mustang selvaggi e liberi che brucano ai bordi della sterrato e vi guardano fieri della loro libertà.  Questi meravigliosi cavalli, discendenti di quelli di razza spagnola a seguito dell'arrivo degli europei in America, si moltiplicarono negli anni, soprattutto nella regione delle Grandi Pianure dove cambiarono la vita dei Nativi Americani. E successivamente si ibridarono con il secondo arrivo di animali portati dagli Europei ai tempi della conquista del West e della corsa all'oro. Il fatto che anche le tribù indiane cominciarono a catturare cavalli appartenenti ad altre tribù, fece sì che l'ibridazione della razza fosse ancora maggiore. Dei 2 milioni di capi censiti nell'ottocento oggi ne sopravvivono circa 25 mila, di cui la maggior parte è presente in Nevada. 



La mappa della Valley of the Gods (courtesy The American Southwest). L'accesso dalla US 163 si trova in basso sulla destra. In alternativa si può accedere anche dalla 261 che consente di visitare anche i famosi Goosenecks of San Juan


   
    Questo gioiello incastonato nel cuore dell'Ovest Americano è la Valley of the Gods. Diciamocela tutta, non è facile da trovare, perchè se la vostra macchina corre veloce sulla US 163 nella zona di Mexican Hat, Utah, Contea di San Juan, molto probabilmente perderete il piccolo segnale che a 9 miglia da Mexican Hat, nella solitudine più brulla ed affascinante, ne indica l'inizio. La strada è uno sterrato di 17 miglia (FR 242) che si può fare o con un 4x4 o nella bella stagione anche con una automobile "normale" a patto che non abbia il pianale ribassato (mediamente il fondo stradale è comunque in migliori condizioni dello sterrato della Monument Valley). Lo sterrato punta nella sua parte iniziale a Nord, e nella bella stagione il fondo è tutto sommato in buone condizioni per la gran parte dell'itinerario, ad eccezione di alcuni punti come dicono gli americani "bumpy" che richiedeno attenzione alla guida, soprattutto nell'attraversamento dei wash, i letti asciutti dei torrenti che attraversano la valle e confluiscono nel corso del Lime Creek. Comunque non vi avventurate con tempo brutto o temporali in vista perchè la pista diventa appiccicosa ed impraticabile ed ancor di più diventano pericolosi i flash flood che si possono riversare dalla mesa soprastante ed inondare la vallata. Se doveste poi rimanere in panne potrebbe essere difficile trovare soccorso in breve tempo perchè la pista è ben poco attraversata anche in condizioni normali. La salita alla Cedar Mesa lungo la Moki Dugway, la strada scolpita nelle roccia negli anni '50 dalla Texas Zinc Minerals e che con una pendenza del 10% copre i 1100 piedi di dislivello tra la valle e la mesa soprastante, presenta poi diversi tornanti esposti da percorrere con attenzione, ma è davvero una delle più belle strade che ho mai fatto negli States, una vera e propria "road to the top".

Cielo e terra si uniscono in un abbraccio alla Valley of the Gods


    Lungo le 17 miglia della Scenic Drive, ci sono parecchi posti dove provare una esperienza emozionale e di contatto con l'isolamento della splendida natura attorno, visto che sono comunque ben pochi quelli che si avventurano di qua. Tutta l'area è completamente sotto la tutela del Bureau of Land Management e non ha insediamenti, nè ci sono però particolari restrizioni per l'attraversamento, l'esplorazione ed anche il camping. Non ci sono trails ufficiali ma si può esplorare anche tutto il bordo nord della valle, dove piccoli canyons tagliano la mesa, con un paio di miglia di camminata libera. Tutta la regione è eccellente per la fotografia, il contrasto tra le rocce rosse ed il cielo straordinariamente limpido e pulito vi regalerà scatti davvero imperdibili. Le albe ed i tramonti sono momenti imperdibili e che evidenziano l'antica bellezza delle formazioni di roccia eerie che caratterizzano l'area. Ottimi scatti e visioni d'assieme possono essere fatti anche dalla sommità della mesa, una volta risaliti i ripidi tornanti della Moki Dugway. Anche qui come nella Monument Valley, le formazioni rocciose sono state battezzate con nomi evocativi e di fantasia, come "I sette marinai", "De Gaulle e le sue truppe" oppure il "Picco a Piramide": troverete tutti i nomi nella mappa allegata.



Il Bed and Breakfast della Valley of the Gods è l'unica costruzione della zona ed offre l'opportunità di un incredibile sosta nel centro della Valley of the Gods ai suoi visitatori

    Dalla cima della mesa non dimenticate di completare l'itinerario con due altri punti notevoli della zona come Muley Point, raggiungibile con una carrozzabile una volta raggiunto il top della Mesa ed i Goosenecks of San Juan River, che si raggiungono dalla 261. 
   
   Consigliata a chi vuole gustarsi una armonia tutta speciale con il mondo e con la bellezza. Di gran lunga una delle più belle tappe del nostro circuito emozionale, non ve ne pentirete di certo. Buona avventura !












 
   















 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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